ASSISTENZA DOMICILIARE – C.A.D
Ai cittadini, residenti o domiciliati nella A.S.L. Roma E, affetti da patologie trattabili a domicilio, iscritti al S.S.R., che, temporaneamente o stabilmente per motivi sanitari e/o sociali, si trovano nella condizione di non poter accedere ai servizi ambulatoriali, sono garantite prestazioni sanitarie c/o il proprio domicilio.
Possono usufruire dell’assistenza domiciliare anche gli stranieri residenti nei Paesi dell’U.E. provvisoriamente domiciliati nella Regione per motivi di studio e/o lavoro e gli stranieri temporaneamente presenti (S.T.P.).
REQUISITI per l’attivazione delle cure domiciliari
Ridotta autosufficienza, fragilità e patologie che necessitano di cure erogabili a domicilio
Presa in carico da parte del Medico di Medicina Generale (MMG) /Pediatra di Famiglia (PdF)
Adeguato supporto familiare o informale
Idonee condizioni abitative
Consenso informato da parte della persona e della famiglia.
PRESTAZIONI EROGATE
Prelievi
Prestazioni infermieristiche
Visite fisiatriche (per prescrizione di prestazioni riabilitative)
Prestazioni riabilitative (fisioterapia e logopedia)
Visite specialistiche, elettrocardiogramma, emogasanalisi
Prescrizione di presidi
Educazione sanitaria/Addestramento di “Chi si prende cura del malato” (familiare, badante, volontario).
COME SI ATTIVA
Tramite la consegna nelle sedi e negli orari di apertura al pubblico (vedi tabella), o invio tramite fax, della Scheda Unica di Segnalazione (modulistica), opportunamente compilata dal Medico/Pediatra di Famiglia, dal Medico Ospedaliero o da medici operanti in altri servizi della A.S.L.
La scheda è disponibile oltre che nella sezione Modulistica on-line, presso il Servizio per l’accesso e la presa in carico assistenziale del Distretto e presso lo studio del Medico/Pediatra di Famiglia ed è comprensiva della modulistica prevista dalla normativa vigente per il consenso informato e la privacy.
Alla presentazione della domanda segue la valutazione condivisa con il Medico/Pediatra di Famiglia, responsabile della gestione clinica del paziente, finalizzata alla presa in carico e alla formulazione del piano assistenziale.
L’assistenza viene erogata secondo uno specifico Piano Assistenziale definito dalla A.S.L., concordato con il Medico/Pediatra di Famiglia, condiviso dalla persona assistita, e si avvale della partecipazione attiva della famiglia, opportunamente sostenuta ed addestrata.
L’attivazione dell’assistenza a domicilio è subordinata all’accettazione da parte della persona assistita del piano assistenziale concordato. A tal fine il paziente dovrà firmare/sottoscrivere il Piano Assistenziale. In caso di impossibilità da parte del paziente, il consenso sarà fornito da un familiare.
L’assistenza a domicilio non può essere attivata in caso di parere contrario da parte dell’assistito.
L’assistenza si conclude al raggiungimento dell’obiettivo prefissato nel piano assistenziale.
La conclusione avviene anche per ricovero ospedaliero o per l’inserimento in altro programma assistenziale (ad esempio controllo ambulatoriale o servizio semiresidenziale o residenziale).
L’assistenza domiciliare non è attivabile per situazioni di urgenza od emergenza, per le quali è previsto il servizio di continuità assistenziale (guardia medica) ed emergenza (118).
Per maggiori informazione:
http://www.asl-rme.it/index.php?p=1328
Prima il chiarimento e poi il commento. Mi chiamo Angelini Francesco, disabile 77enne, invalido da Parkinson, operato per protesi anca dx ed in riabilitazione, grado di esenzione: C02, deambulante disagevole, nell’ultima visita di controllo per l’anca al CTO di Roma l’Ortopedico Chirurgo mi ha prescritto10 R.M.I. semplice e 10 complessedicendo di dfre al mio medico di base di chiedere il fisioterapista a domicilio. Il medico di base mi ha riempito un’altra ricetta rossa con la trascrizione più articolata e dicendomi di prendere un appuntamento con un Centro di riabilitazione. non ho capito perchè non a domicilio, ma in ogni caso non ho obiettato. Ma quando ho preso coscienza delle distanza del Centro indicatomi, non essendo in grado di trasferimenti con mezzi pubblici a causa della mia insicura deambulazione non essendo riuscito ad ottenere la disponibilità di un taxi solidale, non mi rimaneva che richiamare il mio medico di base che troverò domani, Commento: totale disorientamento per mancanza di direttive.
Commento: totale disorientamento per mancanza di direttive